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Gimav: no alle fiere nel 2020 e nel 2021 si rispetti il calendario

La posizione ufficiale Gimav raccoglie il parere delle aziende del settore: “partecipare a fiere nel 2020 un controsenso” e invia un monito agli organizzatori: “non intasino il calendario nel 2021”.

E’ stata resa pubblica oggi, 26 maggio, la posizione ufficiale di Gimav che porta la firma del Presidente Michele Gusti e raccoglie il parere delle associate in merito alla partecipazione alle manifestazioni fieristiche nell’anno in corso.
Sottoposta al giudizio di tutte le associate ha raccolto il consenso del 98% delle aziende che si sono espresse in proposito (oltre l’85% del totale).
Mettendo in evidenza come le aziende del settore siano persuase “che l’emergenza non sarà risolta definitivamente entro la fine dell’anno” e ritengano, pertanto, “impossibile l’organizzazione di manifestazioni di successo” Gimav sottolinea come “la sicurezza delle persone coinvolte venga prima di tutto” in una situazione dove il rischio d’infezione è ancora troppo elevato.
Per questi motivi l’Associazione Italiana dei fornitori di Macchine, Impianti, Accessori e prodotti specializzati per la lavorazione del vetro, chiede, a nome dell’intera industria vetraria italiana, la cancellazione di tutti gli eventi in programma nel 2020, perché, aggiunge, non ci sarà alcuna possibilità per gli espositori di partecipare “allo stesso modo delle passate edizioni”.
Per concludere, insieme alle aziende che hanno liberamente voluto sostenere la posizione, che gli espositori italiani non parteciperanno ad alcun evento prima della fine del 2020 “in ogni caso: sia che gli organizzatori annullino gli eventi in programma sia che non lo facciano.”
Fa da chiosa la raccomandazione a considerare come “nel 2021 il calendario delle esposizioni di settore è già decisamente pieno di eventi” e la conseguente richiesta di “evitare ulteriori rinvii e di rispettare il calendario esistente” nell’interesse di tutti gli espositori e dello stesso business delle fiere di settore.
La grande adesione alla proposta è un risultato davvero incoraggiante, sulla base del quale Gimav intende costruire il futuro dell’industria vetraria italiana: “su questa ritrovata unità, possiamo e dobbiamo gettare le basi per quel lavoro essenziale che tutti noi saremo chiamati a fare nei prossimi mesi. L’economia mondiale tutta, non sono la nostra industria, dovrà trovare il modo per far fronte alle nuove sfide che la pandemia ci lascerà inevitabilmente in eredità. Oggi ho una certezza in più: noi in Gimav potremo e sapremo farlo insieme”, ha dichiarato il Presidente Gusti.

Gimav intende diffondere la posizione a tutti i protagonisti del settore, dandone il più ampio risalto possibile perché non succeda che le aziende italiane si trovino a partecipare a eventi con un livello di rischio estremamente elevato e un grado di successo tutto da verificare.

A tal proposito, verrà data la possibilità di sottoscrivere la posizione Gimav anche a tutte le aziende del settore non associate che volessero farlo: basterà inviarne una copia controfirmata all’indirizzo mail [email protected] così da dare evidenza dell’adesione alla posizione sostenuta dall’Associazione.